Originario di Castelguidone, classe 1944, Vito Gamberale è un top manager italiano che, nel corso della sua lunga carriera, ha guidato importanti società dell’economia italiana ed è stato protagonista della creazione di realtà quali TIM – Telecom Italia Mobile – ed F2i – Fondi italiani per le infrastrutture SGR.
Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica nel 1968, Vito Gamberale intraprende il suo percorso professionale come analista industriale, un incarico che gli consente di sperimentare direttamente sul campo molti aspetti della struttura economica italiana. In Anic (Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili), in IMI (Istituto Mobiliare Italiano) e in Gepi (Società per le gestioni e partecipazioni statali) pone infatti le basi per il prosieguo della sua carriera, che già negli anni ’80 registra un notevole passo in avanti quando, in qualità di Presidente e CEO di alcune società del Gruppo, realizza la privatizzazione del comparto tessile di ENI.
Gli anni ’90 fanno registrare uno sviluppo vertiginoso della telefonia mobile in Italia. Proprio in questo periodo, Vito Gamberale ne è uno dei principali protagonisti. Gamberale assume la carica di Amministratore Delegato di Sip e contribuisce nel 1996 alla costituzione di TIM (Telecom Italia Mobile), di cui diviene il primo Amministratore Delegato, intuendo le potenzialità di questa nuova “rivoluzione”. Un successo testimoniato dall’incremento esponenziale del fatturato aziendale.
Nel 2000, Gamberale diventa CEO di Autostrade e, nei sei anni di attività, opera un cambiamento strutturale nella società, trasformandola in una vera e propria multinazionale.
Nel 2007, anno in cui è protagonista della costituzione di F2i, Vito Gamberale ottiene un importante riconoscimento: l'Università di Roma Tor Vergata gli conferisce la laurea honoris causa in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Per l'occasione, Gamberale tiene una lectio magistralis sull'importante ruolo svolto da Telecom negli anni '90 dal titolo "Le Telecomunicazioni in Italia: da un passato autorevole ad un presente incerto. Quale futuro?".
Lasciata alla fine del 2014 la carica di Amministratore Delegato di F2i, Vito Gamberale viene nominato nel 2015 Presidente di Quercus Assets Selection, società specializzata in investimenti infrastrutturali di larga scala nel settore delle energie rinnovabili, incarico dal quale si dimette con motivazioni nel settembre 2018.
Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica nel 1968, Vito Gamberale intraprende il suo percorso professionale come analista industriale, un incarico che gli consente di sperimentare direttamente sul campo molti aspetti della struttura economica italiana. In Anic (Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili), in IMI (Istituto Mobiliare Italiano) e in Gepi (Società per le gestioni e partecipazioni statali) pone infatti le basi per il prosieguo della sua carriera, che già negli anni ’80 registra un notevole passo in avanti quando, in qualità di Presidente e CEO di alcune società del Gruppo, realizza la privatizzazione del comparto tessile di ENI.
Gli anni ’90 fanno registrare uno sviluppo vertiginoso della telefonia mobile in Italia. Proprio in questo periodo, Vito Gamberale ne è uno dei principali protagonisti. Gamberale assume la carica di Amministratore Delegato di Sip e contribuisce nel 1996 alla costituzione di TIM (Telecom Italia Mobile), di cui diviene il primo Amministratore Delegato, intuendo le potenzialità di questa nuova “rivoluzione”. Un successo testimoniato dall’incremento esponenziale del fatturato aziendale.
Nel 2000, Gamberale diventa CEO di Autostrade e, nei sei anni di attività, opera un cambiamento strutturale nella società, trasformandola in una vera e propria multinazionale.
Nel 2007, anno in cui è protagonista della costituzione di F2i, Vito Gamberale ottiene un importante riconoscimento: l'Università di Roma Tor Vergata gli conferisce la laurea honoris causa in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Per l'occasione, Gamberale tiene una lectio magistralis sull'importante ruolo svolto da Telecom negli anni '90 dal titolo "Le Telecomunicazioni in Italia: da un passato autorevole ad un presente incerto. Quale futuro?".
Lasciata alla fine del 2014 la carica di Amministratore Delegato di F2i, Vito Gamberale viene nominato nel 2015 Presidente di Quercus Assets Selection, società specializzata in investimenti infrastrutturali di larga scala nel settore delle energie rinnovabili, incarico dal quale si dimette con motivazioni nel settembre 2018.
Da giugno 2015 a giugno 2023, ricopre il ruolo di azionista e Presidente di Iterchimica, azienda leader nella produzione e distribuzione di additivi chimici per pavimentazioni stradali.
A fine 2019, su richiesta dei vertici di Pramerica/UBI Banca, viene coinvolto per supportare il lancio di un fondo infrastrutturale destinato a offrire opportunità di investimento reale a una clientela sia istituzionale che privata. Nel febbraio 2020 fonda ITEЯ Capital Partners, una società di advisory specializzata nella gestione di fondi (FIA ed Eltif) sviluppati nel frattempo da Pramerica/UBI Banca, costruita su un nucleo storico derivato da F2i.
Nonostante le difficoltà del lockdown, i primi closing dei fondi vengono raggiunti in pochi mesi, con una raccolta complessiva di 250 milioni di euro. In seguito all’OPA di Intesa Sanpaolo su UBI Banca, Pramerica e i Fondi ITER passano sotto la gestione di Eurizon. Gamberale, insieme al team di ICP, continua l’attività di fundraising, portando i due fondi a raccogliere complessivamente circa 490 milioni di euro.